martedì 29 aprile 2014

Schegge di Istanbul, gatti.

Può essere un caso, anzi lo sarà.
Questo micio non sta aspettando il tram T1 a Gülhane...
però è un buon pretesto per raccontare dei "randagi" di Istanbul.

E' frequentissimo incontrare cani e gatti randagi in città.
Mi sono chiesto però vedendoli come mai fossero tutto sommato così ben messi, o non in mal arnese come altrove; ho realizzato che sono quasi sempre tranquilli, hanno l'atteggiamento di un essere non perseguitato o in lotta per la sopravvivenza come succede di vedere in molte altre parti del mondo.
Ci sono due motivi diversi dietro questa "anomalia" tutta Turca; uno organizzativo,"sociale" ed uno religioso.
La municipalità di Istanbul si fa carico di mantenere i randagi sotto regolare controllo veterinario annuale.
Cani e gatti vengono vaccinati e sterilizzati, per questo portano un microchip visibile.
Probabile che questa scelta sia anche dettata da motivi pratici legati al grande flusso di turisti che tutto sommato si sentono abbastanza a proprio agio fra questi tanti animali liberi per le strade.

In realtà le nostre guide ci hanno raccontato che il motivo reale è religioso e do costume, qualcosa di bello da sentire raccontare.
Per la religione Musulmana il gatto è un animale sacro.
La leggenda vuole che il profeta Maometto stesse pregando quando un gatto si sia adagiato al suo fianco accucciandosi sul suo mantello.
Al termine della preghiera il gatto se ne stava così immobile ed assorto al suo fianco da spingere il Profeta a tagliare il mantello per non disturbarlo alzandosi per andarsene.
In realtà leggenda o storia la connessione è sempre con la preghiera ed i luoghi della preghiera,come per le moschee.
Il gatto è considerato animale sacro perché è l'unico dei domestici a non mangiare le proprie feci, cosa che fanno animali impuri come il cane ed il maiale.
Per questo un Musulmano non ammetterebbe mai in casa , luogo nel quale spesso il praticante prega , un animale impuro che potrebbe "sporcare" appunto con la sua presenza il luogo di preghiera.

In realtà cani e gatti sono molto amati e rispettati in città.
Ho visto continuamente ed in ogni tipo di quartiere diverso scene di vero e proprio affetto esternato verso randagi da parte della gente che li accarezza, parla con loro e soprattutto li nutre.
Ogni quartiere nutre i suoi randagi che in realtà sono animali liberi.
Normalmente le famiglie al pasto prima di mangiare mettono sulla strada una piccola ciotola con cibo che viene dalla tavola per gli animali di strada proprio perché esiste un legame forte , un senso di appartenenza e rispetto verso gli animali che ,come membri della comunità, vivono nel quartiere.
Istanbul è una città pulitissima, difficilmente , purezza o meno, capita di imbattersi nelle fatte degli animali, pur vivendo quasi esclusivamente essi per strada.
Pochissimi sono i cani e gatti che sono ammessi dentro le case oppure portati al guinzaglio.


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